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Fatti una foto al Mmmh, Jake La Furia è tornato

Fatti una foto, una foto al Mmmh

E migliaia di ragazze l’hanno preso sul serio, credo che Jake non abbia mai ricevuto così tanti Mmmh in vita sua.

Jake La Furia è tornato con un nuovo tormentone prodotto da Big Fish che pare abbia tutte le carte in regola per raggiungere se non superare il successo di ‘El Party’. Già la copertina di ‘Mmmh’, raffinata ed elegante, la dice lunga sul pezzo. E di conseguenza sul video, enormi sederi che ballano e twerkano e che riscaldano con la voce, le rime e il flow della Furia queste giornate fredde e nevose: Jake La Furia è tornato a farci muovere il mmmh e a portarci un po’ d’estate a marzo.

La Furia è il vero re di Milano, colui che ha tirato fuori le rime più belle e indimenticabili dei Club Dogo con quella ignoranza bonaria che ha contribuito a fare la forza e la storia del gruppo milanese e del rap italiano. Già dal suo ultimo disco, ‘El Chapo’, sembra che Jake abbia trovato la sua dimensione in un mix di rap e reggaeton andando così a colmare un vuoto musicale che manca nel nostro Paese.

Jake fa rime che frate capirai domani, rispetto a me sei indietro come le palle dei cani

Ed è così, sempre stato e sempre sarà quando a rappare è La Furia. Anche in ‘Mmmh’, il cui significato sembra fine a se stesso, un pezzo nato per far ballare, twerkare e muovere il mmmh, Jake sgancia più di una bomba.

Come il beverone con la codeina, sto a questo mondo come non ci stessi, io me ne fotto di ‘sti compromessi. Frate se Fifa fosse la vita, ti compri Furia fra’ ti compri Messi

Jake ha sempre dimostrato di fregarsene delle mode e di quello che andrebbe fatto perchè tutti lo fanno, è sempre andato controcorrente, quasi una mina vagante con le sue rime taglienti e dal significato spesso nascosto, uno di quelli che può dire qualunque cosa ed essere sempre e comunque credibile. E ora, che ha trovato la sua nuova strada musicale, la porta avanti nonostante gli altri continuino a strizzare l’occhio alla trap. Lui ci fa esplorare nuovi confini della musica e del rap, confini che in America spopolano da anni, pensiamo per esempio a Sean Paul, ma che in Italia in pochi hanno ancora avuto il coraggio di tentare. Può essere definito commerciale, nonostante questa parola non abbia mai avuto alcun tipo di significato, ma per me è un innovatore, uno che fa musica perchè gli piace farla e che soprattutto fa solo e soltanto quello che gli piace a dispetto della massa di capre tutte uguali che abbiamo oggi.

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