Perchè gli YouTbers sono più influenti dei giornalisti?

Sono lontanissimi gli anni in cui la critica musicale aveva un ruolo fondamentale per l’andamento di un artista. Sia in Italia che negli USA i ruolo della stampa era fondamentale per garantire la fortuna o decretare la sfortuna di un disco o un artista. La critica era temuta, aveva una valenza e uno spessore all’interno del mercato musicale, anche se non sono rari i casi in cui un disco abbia ottenuto un grande successo nonostante le critiche negative da parte della stampa. Ma tutto questo significava solo una cosa: che la stampa giocava un ruolo fondamentale. Nel corso degli anni e soprattutto in Italia questo ruolo è andato sempre più scemando fino quasi a scomparire del tutto. Oggi non esiste una critica musicale che si occupi esclusivamente di rap con la dovuta autorevolezza. Abbiamo un giornalismo musicale più che altro funzionale alla promozione degli artisti, ma assolutamente non critico, nè tanto meno approfondito che si esaurisce una volta che un disco è uscito. Manca un discorso critico che prenda l’album rap, il suo contesto, l’artista con il suo percorso e lo analizzi e ne dia un giudizio argomentato anche se soggettivo e personale. Le opinioni sono importanti e accettate solo se la persona che le scrive gode di autorevolezza in merito e siccome ad oggi non esiste un’autorevolezza in rete, allora tanto vale limitarci tutti a fare promo. Il web è veloce perchè le notizie vanno e vengono troppo rapidamente per riuscire a essere tutti sempre sul pezzo e la cosa importante, più che dare opinioni e contenuti, è essere sul pezzo. Ma il web è anche lento se vuoi essere una voce fuori dal coro, dare risposte laddove ci sono troppe domande e costruirti una tua identità e autorevolezza. Se poi consideriamo che la maggior parte delle persone che scrive di musica lo fa gratis, allora possiamo capire anche la mancanza di una critica degna di essere chiamata tale. Perchè mai una persona dovrebbe sbattersi per fare un qualcosa gratis? Eppure scrivere di musica senza essere pagati è una costante nel nostro Paese. Questo ha come conseguenza anche il fatto che molti magazine siano più un hobby che un lavoro e che quindi non gli venga dato dagli addetti il giusto valore. Chi metterebbe mai la propria faccia e il proprio nome muovendo delle critiche gratis? Ovviamente nessuno, sarebbe un suicidio. Ecco perchè oggi manca completamente una critica e una figura o una testata autorevole.

Se poi aggiungiamo il fatto che il pubblico già non ama leggere in generale, figuriamoci se legge pagine e pagine di articoli o interviste per lo più noiose e spesso tutte uguali. Quello che va per la maggiore oggi sono le pagine social di meme divertenti e ironici sui rapper e gli YouTubers. Questi ultimi hanno letteralmente preso il posto dei giornalisti perchè sono diretti, immediati, spesso outsider che non dispongono dei comunicati stampa che tutti i magazine ricevono e che quindi per forza di cose non possono copiare e incollare. Gli YouTubers parlano di rap nel modo in cui il pubblico vuole sentirne parlare, sono diretti, ironici, non cercano di accattivarsi il favore dei management e sono molto più veri della maggioranza dei magazine online di settore. Quando sei davanti a una telecamera devi per forza di cose raccontare e dire qualcosa, non puoi prendere le tre righe che trovi sotto a un video di YouTube, copiarle, incollarle e pubblicare l’articolo, devi dare una tua opinione, argomentare, intrattenere. Tutte cose che gli attuali giornalisti di rap non fanno e hanno smesso di fare da troppo tempo.

Oggi il ruolo degli YouTubers è sicuramente più influente di quello della stampa. Il loro modo di parlare, raccontare, porsi, criticare ha colmato quella lacuna che i giornalisti stessi hanno creato. Credo sia inutile che ora molti miei colleghi si lamentino (in privato) e facciano la guerra (in privato) agli YouTubers perchè se loro oggi sono più influenti di voi, se loro oggi sono riconosciuti e rispettati e voi no, la colpa è solo e soltanto vostra.

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