Mr. Simpatia é disco d’oro, meglio tardi che mai

1 settembre 2004 a quattro mesi di distanza dall’uscita di ‘Mi Fist’ dei Club Dogo, Fabri Fibra pubblica il suo secondo album in studio ‘Mr. Simpatia’. Ricordo di non aver mai sentito nulla del genere, fin da subito mi sembrava l’Eminem italiano anche se i testi dello Slim Shady li capivo sì e no, ma Mr. Simpatia suonava in modo diverso. Già il titolo sembrava quasi una presa per il culo Mr. Simpatia, quando in realtà nessuna parola di Fibra nel disco era simpatica, anzi, non cercava di certo di accattivarsi le simpatie di nessuno. Al contrario, l’intento pareva essere quello di rendersi odioso.

Tutto suonava così odioso e controcorrente “se ancora non mi ammazzo è grazie al cazzo“, “io non parlo come un gay quel cazzo di tormento“, “mi schianto con la moto mentre canto Alex Baroni“. Aveva un sapore di critica alla società, agli stereotipi, alla musica italiana, al lavoro noioso in un ufficio, alle donne.

Mr, Simpatia‘ è sicuramente un disco che sul momento non fu capito, come del resto è stato difficile per molti e per molto tempo capire e accettare ‘Tradimento‘. Fabri Fibra era scomodo perchè diceva e condannava quelle cose di cui nessuno voleva sentir parlare. Eppure il suo ‘Mr. Simpatia‘ è una vera e propria pietra miliare del rap italiano, è un disco che ha fatto la storia di questo genere musicale, è un disco che se lo ascolti oggi a distanza di quasi 14 anni, suona sempre attuale. E soprattutto è uno di quei dischi che hanno avvicinato al rap molti degli esponenti attuali della scena.

Pensare che, vista la pioggia delle assegnazioni dei dischi d’oro e di platino di quest’ultimo anno, il riconoscimento a quel disco sia arrivato solo oggi, fa quasi passare la voglia di credere nel rap, e l’unica cosa che viene da dire è era ora.

Durante un’intervista a Clementino e a Paola Zukar, a proposito di Fabri Fibra mi avevano detto:

Fibra è quello che ha sdoganato il rap in Italia ed è il rapper più grande che abbiamo mai avuto in Italia, perché io, quando vedo Fibra, vedo proprio il rapper. Sai, vedo uno che ha fatto qualcosa che gli altri non hanno fatto, é grazie a lui che oggi siamo tutti quanti qui a Universal. Ha fatto delle cose in grande, Mr Simpatia è un disco americano a tutti gli effetti, come contenuti e come rap proprio. É un poeta maledetto Fibra. Clementino

 

Fibra è un comunicatore, un satellite che cattura delle immagini e le rimanda a chi le intercetta, a chi le sa capire, interpretare o solamente canticchiare. Ovviamente io sono di parte quindi mi rendo conto che ciò che dico degli artisti con cui collaboro è un giudizio parziale e soggettivo, ma meno male che è supportato e oggettivato da molti fan, molti supporter, molti critici attenti a questa musica e a questo modo di fare arte. Fibra ha un suo modo unico ed originale di amplificare la sua vita di provincia su larga scala, è capace di rendere tutti partecipi, di attirare l’attenzione in maniera magnetica, di dire almeno una verità anche quando mente. Non può passare inosservato. Ed è la caratteristica dei grandi artisti. Paola Zukar

Questo è Fabri Fibra, il rapper numero uno che abbiamo in Italia, mi auguro che l’assegnazione del disco d’oro a Mr. Simpatia porti molti nuovi ascoltatori del rap italiano a sentire quel disco e a capire che Fibra non è solo ‘Applausi‘, ‘Tranne te‘ o ‘Fenomeno‘ è molto, molto altro.

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