Il magico mondo dell’arte di Wany

Wany, illustratore,  fumettista, grafico pubblicitario, pittore, graffitista, street artist e tatuatore è uno degli artisti italiani più importanti e conosciuti. Amante della cultura hip hop a 360 gradi che ha avuto l’onore di vivere negli anni d’oro di questo movimento in Italia, Wany riesce in ogni sua opera a far emergere in modo innovativo, non scontato e assolutamente fuori dagli schemi tutta la sua passione per questo mondo. Da writer all’età di 12 anni ha visto crescere il movimento hip hop in Italia e nel mondo e ha trasformato la sua passione in un vero e proprio lavoro che oggi lo porta a girare il mondo con le sue opere. Da 11 anni organizza ogni anno l’Amazing Day un grandissimo evento nazionale che racchiude in sè tutte le discipline della cultura hip hop che in una sola location trovano la loro massima espressione.

“Ho iniziato nel 1990 a 12 anni, ormai sono 28 anni che dipingo.
Nel corso degli anni mi sono avvicinato anche alla breakdance a livelli discreti ed ho prodotto con il mio magazine Ill Fame (1996-2003) il mini EP BBoy Guerrieri (1998) che comprende fra gli altri uno dei primi pezzi editi di Fabri Fibra di cui sono grande fan, quando era nella formazione Custodi del tempo con Shezan il Ragio, prima di Uomini di Mare. Ho la fortuna di girare il mondo come writer/street artist, organizzo l’evento Amazing Day arrivato alla sua 11esima edizione e emi occupo di tantissime cose come mostre, tattoo, muri, commissioni, progetti, ecc…”

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Com’è cambiata secondo te la visione del mondo dell’hip hop?

“In realtà è sempre stata in movimento, è sempre cambiata. Per quanto riguarda il rap, in Italia oggi una parte ha virato verso il pop e l’altra parte un po’ verso la trap, poi c’è uno zoccolo duro di old school che però fa uscire poca musica ultimamente. Io sto aspettando i dischi di Jesto e Marsiglia”.

Che progetti hai in ballo ora?

“La più imminente è la mostra che si terrà da Galo Art Gallery a Torino il 17 febbraio, siamo due artisti, io e Deep, si tratta di due mostre che vanno in direzioni parallele ma che sono molto differenti tra loro”.

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Come nascono i tuoi lavori? Da cosa trai ispirazione?

“Partiamo dal background, ho iniziato a disegnare da bambino guardando i cartoni animati giapponesi, a 12 anni ho iniziato a fare graffiti, nel ’96 ho comprato un computer per fare il magazine Ill fame e l’anno dopo mi sono iscritto alla scuola internazionale di Comics. Nel 2000 sono diventato direttore artistico di una casa di cartoon giapponesi, la Dynit, dal 2007 faccio l’artista a tempo pieno e nel 2012 ho fatto un corso da tatuatore e un po’ per gioco ho iniziato a tatuare.
Quindi sono illustratore, fumettista, grafico pubblicitario, pittore, graffitista, street artist  e tatuatore. Quello che oggi faccio su tela è la somma di queste esperienze, poi in realtà le mostre sono dei progetti dove elaboro un concept e lo sviluppo per quella determinata mostra.
La mostra che farò a Torino si intitola ‘Ephemeral Beauty’ e parla di writing sulla metro di New York a fine anni ’70 inizio ’80, è un mio tributo a quelle opere che hanno avuto migliaia di seguaci in tutto il mondo e che venivano realizzate da ragazzi giovani, spesso neanche maggiorenni che hanno inventato tutte le basi dello style writing, che, partito da New York, ha poi influenzato la subcultura di tutto il mondo. Sto creando delle opere che raccontano sia lo stile e chi l’ha inventato, ma anche il lettering e tutta quella bellezza che è stata distrutta e cancellata e di cui oggi restano solo le fotografie. Questo racconto a un certo punto diventa quasi surrealista perché, traendo ispirazione da una storia vera, inserisco delle interpretazioni visionariarie tipo le carrozze della metro che erano state buttate nell’oceano e che diventano delle balene/carrozze della subway e le tag dei writer storici che ho trasformate in farfalle”.

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Parlami dell’Amazing Day in cosa consiste questa manifestazione?

“Si terrà l’1, il 2 e il 3 giugno a Locate Triulzi e sarà l’undicesima edizione. L’Amazing Day è un evento hip hop a 360 gradi ma anche molto di più anche se è nato in maniera molto semplice, come festa del mio compleanno. Poi nel corso degli anni è diventato un evento, fra i più seguiti in Europa, e si è spostato a Bologna, Genova, Milano e a Locate di Triulzi. Qui l’evento ha trovato la sua dimensione ideale credo. Infatti la cosa interessante è che a Locate di Triulzi questo evento diventa una vera e propria festa del paese, è sicuramente uno dei posti più dipinti di Milano. Io ho dipinto due scuole, la stazione, scalo Milano, palazzi privati, l’oratorio, il bocciodromo. Qui hanno dipinto più di 300 artisti internazionali tra cui nomi importanti come Ariz, Cmp, Swet, Aroe, Pantone, Peeta, Dems333 e molti altri. Nelle edizioni passate dell’Amazing Day hanno suonato invece Kaos, i Colle Der Fomento, Boomdabash, Mouri, Santiago, Bassi Maestro, Jesto, Hyst, Kiave Loop Therapy e molti altri. Come eventi legati al breaking, invece, abbiamo ospitato il Battle of The Year e poi ogni anno ci sono tanti piccoli eventi correlati come le mostre, i contest di sketch con Uni posca, il contest di freestyle, la presentazione di libri e lo Streetart Tour, è un evento gigante che raccoglie davvero il meglio di quello che succede per le strade e non”.

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Oltre a quella a Torino hai altre mostre in programma?

“Si, farò una mostra antologica a Brindisi che ripercorre tutta la mia carriera. Lì esporrò circa un centinaio d’opere. Un’altra cosa particolare è che Bad Brewer, l’azienda italiana che produce birra, mi ha dedicato la sua seconda birra che si chiama Mr.White.
Poi ho anche prodotto una stampa digitale “graffiti 1990” dedicata alla mostra ‘Ephemeral Beauty’ in limited edition che potete trovare sul sito www.theamazingart.com
Ma in generale se volete seguire le cose che faccio guardate il mio sito (wanyone.com) ed la mia pag fb ed IG (mrwanys)”

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