Ma se Rockstar non fosse di Sfera, avrebbe avuto lo stesso successo?

Sfera Ebbasta è il nome del momento, l’uomo dei record, sul quale piovono più dischi d’oro e di platino che gocce durante un temporale. E’ evidentemente uno degli artisti più seguiti oggi, ma possiamo dire che ‘Rockstar’ il disco dell’anno non è all’altezza di essere il disco dell’anno?

Per fortuna che è uscito all’inizio del 2018 e quindi abbiamo ancora 11 mesi per trovare il disco dell’anno, sperando che Salmo e Marracash pubblichino i loro album e alzino il livello di questo rap italiano tanto confuso quanto crossover. Ieri ho letto su una pagina Instagram le risposte a un sondaggio “il migliore? Eminem/Sfera Ebbasta“. Per fortuna ha vinto Eminem ma con solo il 59%, questo è sintomatico della piega che sta prendendo il rap in Italia, di quanto oggi si sia abbassata, non solo l’età degli ascoltatori di rap, ma anche la conoscenza di questa cultura e genere musicale. Non voglio entrare nel merito del gusto personale, anche ‘Revival‘ secondo me non è all’altezza dei lavori precedenti di Eminem, ma credo che Eminem e Sfera siano due pesi e due misure diverse. Uno ha fatto la storia del rap nel mondo, l’altro è l’artista del momento italiano. Ha avuto il featuring con Quavo, certo, ma quanto è stato voluto da entrambe le parti? O forse è stato pagato a tavolino?

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Cosa fa di Sfera, Sfera? Me lo sono chiesta tante volte. Sicuramente il suo disco precedente, posso dire di averlo divorato. Ogni volta che lo metto in macchina è come una droga, non riesco a toglierlo, ma ‘Rockstar‘, sarà anche un buon prodotto commerciale, che fa il suo, ovvero vende, ma non lo trovo di così alto livello da giustificare i record raggiunti. Mi sono chiesta e ho chiesto su Instagram “se Rockstar non fosse di Sfera Ebbasta, ma di un altro artista, avrebbe avuto lo stesso successo?” La maggioranza la pensa come me, ovvero assolutamente no. Proviamo a immaginare che ‘Rockstar‘ porti la firma di Vegas Jones, certo Vegas ha un altro approccio alle rime e un’altra tecnica nel rappare, ma facciamo finta che sia suo ‘Rockstar’, avrebbe fatto disco di platino in 10 giorni? Credo proprio di no. Qui, oltre alla bravura, entrano in gioco tantissimi altri fattori. Il seguito sui social, la promozione, l’entourage che hai alle spalle, l’immagine e l’immaginario sono tutte componenti che fanno molto più della musica stessa. In questo caso il prodotto venduto non è ‘Rockstar‘ in sè, ma Sfera Ebbasta.

Penso anche che ‘Rockstar‘ è uscito a una settimana di distanza da ‘No Comment‘ di Nitro. Il primo ha battuto tutti i record, il secondo un disco d’oro. E’ ovvio che il peso specifico dei due artisti sia diverso, stiamo parlando di un mostro del rap e del freestyle italiano presente sulla scena da anni e di un trapper sicuramente forte e innovativo, ma con alle spalle meno peso nella storia di questo genere e meno potente a livello musicale, di flow, di scrittura. Certo, possiamo dire che fanno due generi completamente diversi, ma sembra che, se fosse una competizione, a vincere sia il personaggio. Sicuramente oggi il personaggio deve essere forte tanto quanto l’artista, ma addirittura superarlo, credo sia troppo.

Dove inizia la musica e dove finisce il personaggio? Se tornassimo indietro nel tempo, a quando non c’erano i social, ‘Rockstar‘ avrebbe avuto lo stesso successo? Oppure ‘No Comment‘ avrebbe spopolato? Difficile da dire, ma credo che se fossimo in un mondo parallelo e togliessimo i social e tutta quella grande fetta di pubblico che seguono più il personaggio e meno la musica, si avrebbe un ritorno alla musica di qualità, alla premiazione e esaltazione di quest’ultima e meno del personaggio in sè. Qui non voglio dire che il prodotto ‘Rockstar‘ faccia schifo completamente, ma penso ci siano prodotti o meglio dischi migliori, in primis, se vogliamo parlare delle ultime uscite, ‘No Comment‘, che meritano molto di più da tutti i punti di vista. Ma la storia, anche quella recente, insegna che non conta solo la qualità della musica e che spesso venga meno considerata rispetto all’apparenza e al seguito di cui gode un’artista. Penso a Ensi, ma anche a Izi, a Egreen e a molti altri, artisti che hanno fatto dischi potenti sotto ogni aspetto, ma che sono stati penalizzati nelle vendite e nei riconoscimenti, per essere più artisti che personaggi e prodotti commerciali.

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